*Lamette* http://www.lamette.it/ *Il portale/webzine più rozzo d´Italia sulla musica & sulla cultura autodistruttiva degli sporchi giovani: contiene punk fetente!* *Recensioni* Le sperticate lodi e le roboanti stroncature meritate o immeritate dai nostri eroi punx. A cura di vari e variabili pseudocollaboratori. *Razzapparte - Servi o ribelli cd (Spaghetti/Lambrusko/Anfibio/DDC/COTD, 2003)* Martedì, 04 marzo @ 12:04:52 CET Finalmente disponibile per tutti voi bastardi il primo full-lenght della cazzutissima skunk bènd di Viterbo, che ormai, si può dire tranquillamente, rappresenta un pezzo di storia dell'ultimo Oi! italiano, quello dei 90's e degli zerozero's. Non a caso, infatti, "Servi o ribelli", frutto di una cooproduzione quintupla, si presenta oggi come un esaustivo mix di brani vecchi & nuovi della famigerata banda etrusca, molti dei quali già arcinoti al piccolo e grande pubblico: su tutti, a rappresentanza del caso sopraelencato, io citerei gli anthems "Dietro le sbarre", "Rivolta bootboy!" e "Rabbia", colonne sonore ideali per l'acquisizione di fratture multiple e scomposte da eccesso di temperamento. "Servi o ribelli", dalla registrazione illustre, e di duplice matrice cronologica, è, ad essere sinceri, uno dei pochissimi dischi italiani che in soli due giorni ho ascoltato e riascoltato e riascoltato e riascoltato. A volte le azioni inconsapevoli la dicono più lunga delle parole, tanto più che la cruda realtà è che di solito, inconsapevolmente, ascolto sempre il consueto disco dei Ramones o di Johnny Thunders. Insomma, a parlà chiaro se parla: i *Razzapparte* sono uno dei migliori gruppi attualmente in circolazione nel centro Italia, vuoi per la perizia tecnica (chitarristica, in particolare), vuoi per l'intelligenza delle liriche dell'esimio signor Flavio F., nelle quali incombe la presenza dell'amatodiata "Città dei morti", vuoi per l'attitudine sincera e lontana dai soliti esibizionismi verbali stereotipati, pacchiani e talvolta comici, comuni (purtroppo) a tanto Oi! nostrano. A mio modesto avviso, il grande pregio dei nostri, oltre al fatto di saper suonare - e no le chiacchiere (vedi la validità ineccepibile di pezzi nuovi come "Il posto dove vivo") - è quello di riuscire ad essere un gruppo "militante" senza doversi necessariamente prendere sul serio in ogni dannato momento, trovando tempo anche per cose come i remakes di "It's my life" o "Io soffro lo stress", ghost track, quest'ultima, di grande spessore filosofico. Altra nota di merito: l'eccellente booklet, letteralmente strabordante di foto e disegni. Concludendo: un must, e un compatto che deve assolutamente far parte della vostra essenziale italian Oi! collection. E se il genere non vi piace, allora compratevene due copie e ascoltatele di seguito. Oi! Né fascisti né zozzoni! [Simone] *Per contatti, o per avere il cd, scrivete prestamente a: razzapparte at skinheadrock.com *