*Razzapparte - Servi o Ribelli* Cotd, Anfibio Rec., Lambrusco Rec. Spaghetti Rec.,Dischi del Culo by atticus *Track List:* 01. Il posto dove vivo 02. Dietro le sbarre 03. Città dei morti 04. Rivolta bootboy! 05. Servi o ribelli 06. Un altro giorno, un'altra notte 07. Rabbia 08. Noi ci siamo ancora 09. It's my life 10. Scegli 11. Nuove regole 12. Marchiati a vita I Razzapparte sono un gruppo Viterbese tra i maggiori esponenti del Punk Oi! italiano, molto rispettato da tutta la scena Skins. La composizione della band è mista sia dal punto di vista culturale (punk, skinhead, SxE, Hardcore)che da quello politico. Tutto ciò si trasforma in un mix di suoni che trascinano anche chi è estraneo alla scena strettamente Oi! e rendono piacevolissimo l'ascolto di questo lavoro. "Servi o Ribelli" è il titolo dell'album, prodotto dalla City of The Dead in collaborazione con Lambrusko Rec., Anfibio Rec., Spaghetti Rec. e Dischi nel culo, composto da 12 pezzi più una ghost Track davvero originale (una cover dei Velvet, tutta da ascoltare!!), e segue il 7'' "Gente senza Poesia". Il cd musicalmente è molto buono, un Punk-Rock con tratti Hc, e con la voce di Flavio a dare quel tocco di qualità in più, non essendo rauca come altri gruppi Oi! ma, anzi, con tratti melodici! Ma il vero punto chiave dei Razzapparte sono i testi impegnati, come è giusto che sia per un gruppo apertamente antifascista, antirazzista e anticapitalista, rigorosamente in italiano, in modo da essere chiari a tutti. Già dal titolo dell'album capiamo chiaramente il punto di vista del gruppo: o servi o ribelli, non ci sono vie di mezzo.. E la scelta dei Razzapparte è chiara: ribellarsi e combattere sempre, senza cedere mai! E la loro è una scelta che marchia per la vita, una volta scelto non si torna indietro! Ogni canzone meriterebbe una citazione a partire da "Dietro le Sbarre", dedicata a tutti quelli che sono morti in carcere per aver deciso di combattere il sistema, con un monito per gli onesti cittadini che dovranno a loro volta subire volta il giorno del giudizio. "Servi o Ribelli", canzone che, oltre a dare il titolo all'album, è un vecchio motto della Sharp, invita chiaramente a prendere una posizione contro chi ha rovinato la cultura Skins, introducendo falsi ideali e facendola classificare come razzista e nazista. Un pezzo che mi piace davvero tanto è "Noi ci siamo ancora". Il testo parla da solo: "Noi ci siamo ancora, siamo una razza dura, dura ai cambiamenti voluti dal sistema!"..Non serve aggiungere altro! Lo stesso discorso vale per "It's my life", che si può definire come una sorta di inno per tutti gli skinheads punk: "É la mia vita e faccio quello che voglio, è la mia vita e dico quello che voglio, è la mia vita un grido di protesta, è la mia vita e mi raso la testa! Non cederai mai, non cederai mai, combatterai finchè vivrai...Skinhead!" Inoltre vi segnaliamo "Rivolta bootboy!", con la base presa da una canzone di un vecchi film di Bud Spencer e "Nuove Regole". Insomma tutti brani che parlano da soli, davanti ai quali non si può restare indifferenti... A voi la scelta: servi o ribelli? Beh, noi stiamo coi Razzapparte! p.s.: si consiglia l'ascolto con una buona pinta di birra tra le mani! Razzapparte - sito ufficiale COTD